venerdì 12 aprile 2024

Il circuito della seduzione

La seduzione è il motore e è il vincolo su cui si avvita l'esistenza che ha preso forma e ha svolgimento dentro il legame di dipendenza da fonte e da guida esterne, un'esistenza e un modo di procedere in cui tutto è stato preso a modello e continua a essere preso e appreso da fuori. Non c'è vincolo allora  più potente e decisivo, per stare dentro questa forma di esistenza, di quello di dare traduzione alla propria vita che onori e rispecchi quanto preso da fuori. Il vincolo fondamentale nel segno della seduzione, del portare a sè convalida e plauso a condizione di compiacere, è di dare prova e dimostrazione di adeguatezza e di possesso di attributi di valore ben codificati e ampiamente condivisi per ricevere conferma e sostegno di considerazione e di approvazione e nello stesso tempo ribadire e dare assenso e prova di fedeltà a ciò che da fuori può fornire quei sostegni e benefici. E' un circuito chiuso di compiacenza che costringe l'esistenza a declinarsi e a muoversi su questo binario, che non offre altra possibilità, a meno che dall'adesione cieca e supportata da illusorie attribuzioni di significato, che vogliono travestire di espressione di volontà, di intelligenza e di capacità proprie ciò che invece è espressione e conseguenza di docile passività nel seguire e interpretare un copione già scritto, non si passi alla riflessione per vedere cosa c'è in realtà in gioco nel proprio modo di procedere, cosa lo muove e cosa implica davvero per se stessi. E' questa la spinta che arriva dal profondo. L'inconscio infatti è pronto a mettere in luce cosa si sta facendo di se stessi, dentro quali vincoli e a che prezzo si sta impegnando se stessi in quella forma d'esistenza, in quel modo di procedere. L'inconscio è difesa delle proprie ragioni autonome d'esistenza, del proprio potenziale che in quella modalità di procedere rimane incolto, non riconosciuto e dunque sacrificato. L'inconscio è portatore e stimolo all'intelligenza vera, che è volontà e sviluppo di capacità di cercare e di leggere il vero, per non rimanere intrappolati nella nebulosa della falsa coscienza, dell'ingenuo stare al passo con l'illusione. Rendersi compiacenti, assecondare le attese di buona resa, per averne in cambio la  gratificazione di essere ben considerati, prestarsi a questo e continuare a rendere omaggio a criteri guida e di valore che sono fedelmente onorati e serviti, questo circuito chiuso della seduzione comporta bilancio zero di scoperta autonoma e di costruzione di qualcosa di originale, compreso da sè, ben coltivato nella ricerca e nel dialogo con se stessi, bilancio zero di gioia autentica di scoperta con i propri occhi del vero e corrispondente a sè, di gioia di farlo vivere e crescere con passione. Questo non lascia indifferente l'inconscio, la parte profonda di se stessi, che non per caso smuove le acque interiormente, provoca crisi, alimenta malessere per toccare questi punti, questi nodi della propria esistenza. Il bilancio zero di costruzione crescita vera non lascia indifferente la parte che non accetta simile esito, che prima di tutto lo vuole segnalare, rendere riconoscibile. Bilancio zero perchè il presunto patrimonio realizzato, le presunte mete raggiunte altro non sono che prove date e ben inscritte nell'ideale e nella logica comune e data, di cui sono debitrici le presunte conquiste, che, senza quel supporto e quelle convalide da fuori, svanirebbero, non starebbero su. L'inconscio è l'unica parte viva di se stessi che non sta al gioco, che viceversa lo vuole smontare pezzo su pezzo, che vuole coinvolgere per intero l'individuo in questa ricerca del vero, guidandolo attraverso i vissuti e con i sogni, a prendere visione passo dopo passo, dei veri fondamenti del modo di procedere in cui si è coinvolto e di quanto ci sia di implicato di perdente per sè anche dove c'è apparente riuscita. La seduzione non è a misura e degno dell'essere, dell'individuo, che abbia desiderio e volontà di condurre avanti delle scelte di vita non per averne il contentino di essere apprezzato, ma per credo proprio e per passione sincera, avendo cura non di dare dimostrazione, ma di creare, di dare vita, di far di tutto per far esistere ciò che da sè abbia saputo trarre.

Nessun commento: