giovedì 11 febbraio 2021

L'intento dei sogni

Non è raro che un sogno tocchi particolarmente la sensibiltà dell'individuo e lasci in lui una traccia, un seguito, capace di influenzarne l'umore, la giornata. Che vogliano incidere è nelle intenzioni dei sogni, di tutti i sogni, anche di quelli che non hanno così forte impatto. C'è in ogni caso volontà di coinvolgere, di persistere, di ottenere ascolto. Incidere davvero richiederebbe però che i sogni siano compresi e acquisiti in ciò che intendono comunicare e dire, cosa non facile, poco probabile purtroppo per come vengono abitualmente intesi e letti. I sogni non sono fantasie, non sono desideri inappagati, sono pensiero, di cui l'inconscio è capace, acutissimo e calzante, ben adatto a descrivere la situazione interiore di chi sogna, a porgli questioni di capitale importanza. Se si leggono i sogni in chiave concreta non li si comprende affatto. I sogni usano il linguaggio simbolico. Ad esempio la presenza nel sogno di una persona vale a indicare ciò che caratterizza questa persona agli occhi del sognatore, una modalità, un atteggiamento, un'espressione della personalità, che in quella persona è più marcato e più facilmente riconoscibile. L'inconscio però non vuole parlare della persona là fuori, ma, inserendo la sua presenza nel sogno, vuole dare volto, illuminare una modalità, un aspetto della personalità del sognatore. Per intero in tutti i suoi componenti, siano persone, animali, luoghi o cose, il sogno descrive simbolicamente parti vive del sognatore. I sogni non sono affatto caotici, non sono un insieme sparso e casuale di frammenti di ricordi, di fatti della giornata che ritornano e che l'inconscio registra e rilancia  passivamente, non sono affatto fantasiosi, sono elaborazioni di pensiero estremamente attento, affatto vago e buttato lì in modo sparso e disordinato. Il pensiero che l'inconscio vuole comunicare e guidare a formare attraverso il sogno è lucidissimo e di estrema precisione, nulla è inserito nel sogno, fin nei più minuti particolari, per caso. Tutto organicamente all'interno di un sogno compone un pensiero, un significato, che certamente non è di immediata comprensione e riconoscibile con la presa razionale, perchè non è omogeneo e parte di ciò che il sognatore è abituato a pensare. Il sogno ha capacità, se inteso fedelmente e compreso, di aprirgli gli occhi in modo nuovo, non condizionato da preconcetti e da interessi che non siano di riconoscere il vero. Il sogno non arriva mai per caso, non arriva sotto la spinta e l'urgenza di un movente esterno, di un accadimento, di una causa capace dall’esterno di determinarlo. Il respiro e l'orizzonte del sogno vanno ben oltre l’incidenza dei fatti quotidiani, semmai l'inconscio sa valorizzare momenti dell'esperienza, che sa richiamare nel sogno, per ciò che sanno rivelare di se stessi, inserendoli dentro una trama di riflessione e di pensiero che vanno ben oltre. Non c'è sogno che non sia capace di dare risalto a ciò che è importante e decisivo da riconoscere per il sognatore, che non sappia porre al centro la riflessione su se stesso, l'individuazione dei nodi fondamentali da chiarire e da sciogliere. Non c'è nulla di più vero, reale e rispondente alle necessità di presa di coscienza e di crescita di un individuo, dei suoi sogni in ciò che vogliono rendergli riconoscibile di se stesso, nelle questioni che vanno a rischiarare. I sogni fatti di seguito nel tempo sono tutti interconnessi, non c'è un susseguirsi di sogni casuale, c'è un filo che li lega, c'è uno sviluppo di ricerca che li vede uniti e in consonanza tra loro. I sogni, in concordanza con tutto ciò che si svolge interiormente sul terreno del sentire, di entrambi è ispiratore l’inconscio, contribuiscono in modo decisivo a chiarire le ragioni e il senso del malessere interiore, della crisi che ha investito l’individuo, a farne comprendere e a promuoverne lo scopo. Il percorso di avvicinamento a se stessi, di scoperta e di conoscenza di se stessi, di presa di visione del vero, di profonda trasformazione che ne deriva, come accade nel corso dell'esperienza analitica, è indirizzato, alimentato con grande maestria e saggezza dai sogni, che esercitano un ruolo guida fondamentale e imprescindibile. Non ci sono sogni negativi o brutti, che, al di là dell’apparenza, se compresi, si rivelino tali, anzi incubi e sogni cosiddetti brutti hanno un alto potenziale comunicativo, racchiudono una capacità di illuminare, di dare consapevolezza, senza nulla tacere o addomesticare per comodo nella ricerca del vero, che non ha eguali, perciò, se intesi e fatti propri nel loro autentico significato, sono prezioso alimento per la propria crescita. 

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