E' modalità che seduce, che appassiona, che infervora, soprattutto che conviene, quella che carica e spinge la critica tutta all'esterno, perchè il negativo sia solo roba altrui, perchè a sè spetti solo di splendere di virtù morale e di pensiero illuminato, casomai col desiderio di impartire lezione, di educare, di fissare per tutto e per tutti cosa sia valido, corretto, evoluto. E' una gara sui principi più giusti portata avanti da chi di sè non vuole vedere se non la purezza più immacolata, di chi gongola di presunta superiorità di pensiero e di morale, di chi mai si è preoccupato e occupato di conoscersi, di fare chiarezza, al di là di quel che vuole farsi credere, su cosa sente davvero, su cosa lo muove nelle sue affermazioni e prese di posizione, su ciò a cui mira e che vuole procurare a se stesso, di chi non ha perso e non perde mai occasione per mettere in moto giri di ragionamento, badando bene a tenere lo sguardo lungi da sè, per ottenere il mirabile risultato di farsi coscienza critica di ogni negativo, di chi ha fatto e fa uso di ogni pretesto, preso da vicende e da esperienze altrui, per darsi la patente e la tempra di persona giusta che più giusta non si può, che denuncia, che afferma le idee più valide, le più corrette. Sempre pronti a dare prova di possedere i giusti principi e valori, fanno una gran tenerezza questi campioni del pensiero più progredito e giusto. Bravi bambini da dieci in condotta, non perdono occasione per alzare la manina per dire che sanno, per segnalare alla maestra che conoscono la risposta giusta, il comportamento giusto. Hanno infatti antennine ben sviluppate, con cui sanno captare qual'è il comandamento di giornata, il decalogo dei valori del momento e lì si sintonizzano e prontamente, docili e disciplinati, allineano il loro pensiero per farsene convinti e accesi paladini, per dare, impeccabili sempre, buona e eccellente prova di merito. Peccato che, assieme a tutto questo buon odore di purezza e di virtù, portino dentro di sè il fiele del bisogno, per garantirsi posizione elevata, di denigrare, di sminuire, di stigmatizzare chi deve svolgere la parte del retrivo, dell'infimo, dell'ignorante. Li si vede ovunque i campioni della giusta causa dall'impeccabile fiero orgoglio, li si vede in modo esemplare in politica, li si vede in tv, sui giornali, in rete, quotidianamente attorno a sè, ma, quel che più conta, non è da trascurare la possibilità di vederli mettendosi allo specchio, impresa, che, se da un lato può risultare ingrata, dall'altro offre le migliori possibilità di analisi attenta e di fedele scoperta del vero.
sabato 3 agosto 2024
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