I
sogni sono l'espressione e il prodotto dell'attività di pensiero del
nostro profondo. E' pensiero di qualità diversa da quella
comunemente messa in opera dalla nostra parte conscia. E' pensiero
riflessivo, che cerca di cogliere e di rappresentare i nostri modi di
procedere, a cosa ci affidiamo e cosa cerchiamo, come soprattutto ci
mettiamo o non ci mettiamo in rapporto con ciò che sentiamo, che
viviamo interiormente. I sogni ci mettono allo specchio, ci
consentono di riflettere finalmente su di noi, di "vederci"
non in superficie e nell'apparenza, ma nell'intimo vero. Diversamente
dal modo che seguiamo abitualmente di procedere, in cui cerchiamo
principalmente di trovare soluzioni, in cui spesso diamo per scontati
o ci accomodiamo i significati e non ci curiamo di vedere cosa c'è
veramente in gioco nella nostra esperienza, cosa significa quel che
stiamo facendo, cosa ci spinge, i nostri sogni cercano e mostrano con
estremo acume il senso. I sogni ritraggono con cura cosa si sta
muovendo in noi e cosa accade nell'incontro tra spinte e iniziativa
profonde e tendenze e modi abituali, tra il nostro profondo e la
parte di noi stessi, quella dei pensieri e dell'agire consci, in cui
siamo abitualmente collocati e confinati. Non sono rari ad esempio i
sogni in cui si è vittime di inseguimenti o di ladri o di altre più
o meno oscure presenze, che paiono nemiche. Sono presenze che ben
lungi dall'essere esterne a noi, sono la rappresentazione di ciò che
dal nostro profondo vuole interferire e intervenire con forza nella
nostra esistenza. Sono vissute come tali, come minaccia solo
dalla parte di noi che non accetta di far spazio al profondo (vissuto come intruso, come elemento estraneo e minaccioso), dalla parte
che teme di confrontarsi col sentire e che non vuole accettare di
perdere convinzioni inveterate e sicurezze fasulle e altro. Ci sono
sogni che descrivono cadute e vertigini, rischio di precipitare nel
vuoto, rendendo tangibile la paura di perdere la posizione sospesa,
perchè tale è la posizione in cui ci manteniamo quando non entriamo in rapporto col vissuto, col nostro sentire, che è in
grado di darci la terra sotto i piedi, il contatto vivo con noi
stessi e con ciò che realmente ci sta accadendo. I sogni segnalano poi,
senza fare sconti, ciò che ci manca, che di sostanziale, fatte salve
le illusioni, ancora non ci appartiene, ciò che ci spetta di cercare
e di costruire. Sogni che insistono ad esempio nel riproporre esami
di maturità, prove scolastiche, che, pur nella realtà già superate,
tornano nell’esperienza notturna come assillo dell’oggi.
L’inconscio vuole ricordare e spingere a riconoscere che la
maturità, non come facciata e maschera, ma come sostanza è
conquista ancora da fare, questione aperta ed attualissima. Ho
portato questi esempi, pur in modo assai semplificato e discutibilmente
paradigmatico (i sogni vanno analizzati e compresi
ogni volta nel loro originale e unico), per far capire dove possono
spingere a rivolgere attenzione i sogni e per far intendere il tipo
di linguaggio, simbolico, usato dall'inconscio per ritrarre la nostra
situazione interna. I sogni sono un patrimonio di incommensurabile
valore, capaci, se saputi comprendere e valorizzare, di darci
conoscenza vera e fondata, di guidarci in cambiamenti profondi, di restituirci noi stessi, la consapevolezza di ciò che
più intimamente ci appartiene. I sogni sono dei fari nella ricerca, in grado di illuminare, con ampiezza e lucidità di visione, quanto l'insieme dell'esperienza interiore sta
proponendo. Quando un individuo vive situazioni di malessere e di
sofferenza interiore, fatica a comprendere il senso, le ragioni di
ciò che sta vivendo, in genere le teme, le maledice. In realtà già dettando e modulando il sentire l'inconscio, che nei sogni dà guide di ricerca così efficaci, interviene in modo mirato per mettere in risalto qualcosa di importante. Quando il profondo smuove la situazione interiore lo fa per dare richiami e indicazioni molto nette e precise. All'occorrenza può intervenire con mezzi forti, vedi ad esempio con gli attacchi di panico, per spingere a riconoscere in modo drammatico, attraverso il senso di smarrimento e
di insicurezza estreme anche rispetto alle proprie funzioni vitali,
il proprio abituale scollamento e lontananza dalla propria
interiorità. Per chi abitualmente è sospeso nel fare, nell'andare di cosa in cosa, nel seguire richiami esterni, collocando il cuore della vita all'esterno, ecco che improvvisamente il dentro, il cuore intimo, diventa il richiamo e l'incognita prevalente, del tutto inaspettato, ma ormai non evitabile, non eludibile, incombente, che non può più essere ignorato. Da qui, da questo brusco richiamo, spesso ripetuto e incalzante, da questa condizione di forte smarrimento, può accadere che sia riconosciuta la necessità di costruire un rapporto nuovo con se stessi, con la propria interiorità, che è l'intento, lo scopo verso cui spinge l'inconscio. Il profondo, che tiene vivo il malessere per rendere
acuta la percezione della crisi e della necessità del cambiamento, è
anche pronto attraverso i sogni a dare un supporto fondamentale e una guida affidabilissima e
luminosa per cominciare a capire, a conoscersi davvero e a lavorare efficacemente su se
stessi. I sogni, di cui non va dimenticato che usano il linguaggio
simbolico e non concreto, sono l'espressione più alta e matura della
nostra umana capacità di pensiero, un pensiero utile per vedere con
i nostri occhi, un pensiero riflessivo, un pensiero creativo e
fecondo.
lunedì 1 aprile 2019
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