Il
cambiamento decisivo per l'individuo in analisi sta nella possibilità
di trovare con se stesso incontro e vicinanza, di generare dialogo e
conoscenza dove prima c'era silenzio, diffidenza e fuga, come in
presenza di un estraneo o come dinnanzi a un meccanismo rotto,
malgrado fosse in presenza di sè e in rapporto col proprio sentire e
con la propria intima esperienza. Acquisire questa capacità in
analisi, che io definisco come il luogo dell'incontro e del dialogo
dell'individuo con se stesso, con la propria interiorità, è
processo che inizia subito, ma che giunge a maturazione gradualmente.
Come analista cerco e favorisco apertura totale dell'individuo alla
propria interiorità e del suo profondo cerco di fargli avvicinare
voce e proposta. I sogni sono l'espressione più alta della propria
vita interiore e vero motore della ricerca. Sono attività pensante,
base e veicolo di una nuova visione che, non più appiattita sulle
cose e sui fatti, illumina ciò che accade dentro sè, i nodi e i
temi veri della propria esistenza, le aspirazioni e le spinte
progettuali più autentiche. Se in precedenza il pensiero era, un pò
per astrattezza, un pò per passività e per adagiamento sul pensato
comune e convenzionale, un pò per approssimazione, ben lontano dal
garantire all'individuo capacità di farsi interprete fedele di se
stesso, gradualmente invece nel corso dell'analisi, fecondato dai
sogni e condotto sempre a riferirsi e a fondarsi sul sentire, cambia
letteralmente pelle. Acquisita così e gradualmente piena e salda
capacità di guidarsi dall'interno, di fondarsi sempre e comunque sul
proprio sentire e sul proprio corso interno, di capirsi in dialogo
aperto con se stesso, senza più fughe e chiusure diffidenti o
ostili, l'individuo è pronto per proseguire da solo il suo cammino.
domenica 29 gennaio 2012
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